Hai bisogno di personalizzare il tuo pavimento interno e/o esterno?
Il CEMENTO STAMPATO è la scelta ideale.
Ti proponiamo una vasta scelta di modelli e colori accompagnata da una grande convenienza.
COME SI REALIZZA UN PAVIMENTO IN CEMENTO STAMPATO?
E’ semplice: una base di calcestruzzo opportunamente dosato, viene lavorato seguendo un sistema collaudato e brevettato che prevede l’uso di quarzi, coloranti, additivi, rivestimenti e resine sigillanti fino ad ottenere una pavimentazione dalle caratteristiche straordinarie.
COSA SI PUO’ REALIZZARE COL CEMENTO STAMPATO?
Tutto ! Marciapiedi, strade, cortili, piazzali, viali, saloni di esposizione, androni, rampe, garage, parcheggi, bordi piscina, terrazze carrabili, rifacimenti di centri storici, parchi giochi ecc.
Le pavimentazioni per esterni hanno sempre creato problemi di resistenza e durata specialmente in ambienti freddi o con grandi sbalzi termici, o in ambienti marini. Le varie soluzioni fin qui adottate hanno presentato difetti più o meno evidenti ma tali da non poter mai garantire un risultato sicuro nel tempo. Per esempio pavimenti eseguiti con porfidi, ardesie ed altro, mentre da una parte hanno il pregio di essere costruiti in pietra naturale, molto resistente, di grande effetto estetico hanno dall’altra il difetto di dover usare malte in cemento per l’attacco degli elementi in pietra; tali malte non “incollano” i componenti delle pavimentazioni tra di loro ma servono solo come prodotto riempitivo “a contrasto” ; il risultato alla fine è che gli elementi costituenti tali pavimentazioni, si distaccano, permettono all’acqua di infiltrarsi, al gelo di operare ed al traffico di sconnettere le superfici eseguite ; quindi pavimentazioni sempre dissestate e necessità continua di manutenzione.
IL CEMENTO STAMPATO con diverse tipologie di pavimentazioni innovative e’ un sistema che utilizza come materia base il calcestruzzo per ottenere pavimentazioni monolitiche, colorate e ben rifinite, con le seguenti caratteristiche : Monolitica, lunga durabilità in assenza di manutenzione, inattaccabile da agenti atmosferici e dai raggi ultravioletti, antiolio, antigrasso, antimuffe, idrorepellente, non aggredibile dal gelo, di stampi e colori diversi facile e veloce realizzazione, ma soprattutto economico.
PREPARAZIONE
Preparazione accurata del sottofondo che deve risultare compatto e livellato. Lo stesso sarà realizzato per strati successivi di circa 30 cm ciascuno bagnato e rullato; il materiale che costituisce il riporto dovrà essere privo di terre ed argille ed avere una curva granulometrica chiusa. Studio accurato del calcestruzzo che dovrà essere ben dosato nei suoi componenti, con inerti lavati, privi di argille o altre impurità e confezionato con cemento di buona resistenza e minimo ritiro; si consiglia l’uso di un PORTLAND R 425. E’ opportuno usare un calcestruzzo RcK 250 con slump 10+2 e con inerti di granulometria massima 15/18 mm, possibilmente privo di addittivi. Inoltre per i calcestruzzi destinati alle pavimentazioni ed in particolare a quelle esterne, si rende necessario l’uso di microfibre in polipropilene per dare agli stessi le seguenti caratteristiche: Maggiore resistenza alla compressione di circa il 10%, conservando ancora una consistente capacità residua di carico dopo la frattura della matrice, fino alla rottura delle fibre. Maggiore resistenza alla flessione di circa il 20%; inoltre il cedimento avviene in modo progressivo e non immediato, poiché le fibre, cucendo le fessurazioni, assorbono energia cinetica fino alla loro completa rottura.
Maggiore resistenza all’urto perché le fibre conferiscono al calcestruzzo una più elevata capacità di assorbimento di energia prima del collasso definitivo. Ad esempio l’energia assorbita in una flessione di 10 mm passa da un valore di 2-8 N/mm (per il calcestruzzo senza fibre) ad un valore di circa 40 N/mm per un calcestruzzo fibrorinforzato. Rinforzo tridimensionale : miriadi di fibre, casualmente distribuite all’interno dell’impasto esercitano la loro azione meccanica nelle tre dimensioni e quindi in maniera più efficace di una tradizionale rete elettrosaldata che agisce sempre su un unico piano. Ridotte cavillature e lesioni del calcestruzzo (specie all’esterno) poiché il FIBERCEM consente una maggiore ritenzione dell’acqua d’impasto nelle prime 2-4 ore ed impedisce quelle rapide evaporazioni che provocano la formazione di lesioni capillari, che comunque anche se dovessero manifestarsi in numero limitato, verrebbero intersecate dalle fibre e “cucite” alla struttura; inoltre l’acqua, si disperde ed evapora in modo omogeneo attraverso tutta la superficie avendo a disposizione una miriade di piccoli canali evitando così ritiri differenziati.
POSA IN OPERA
Dopo aver preparato il sottofondo e stabilito lo spessore e l’armatura del massetto si procede come segue:
- Stesura del calcestruzzo a quota di pavimento finito.
- Lisciatura della superficie con apposito attrezzo.
- Spolvero di due o più mani di un ossido al quarzo colorato , ogni spolvero sarà seguito da lisciatura per far incorporare l’ossido nella superficie del calcestruzzo.
- Successiva lisciatura.
- Spolvero di distaccante, antichizzante .
- Applicazione degli stampi e battitura degli stessi per imprimere sulla superficie trattata il modello desiderato.
- Dopo circa 2 o 3 giorni si esegue accurato lavaggio delle superfici.
- Dopo successivi 1 o 2 giorni si applicano due mani di resina protettive e impermeabili .
IL CEMENTO STAMPATO può essere eseguito anche su superfici di cemento preesistente con spessori dai 7mm ai 20mm.